Il male dei ricci
Ragazzi di vita e altre visioni
di Fabrizio Gifuni
DURATA 1 ora e 20 minuti
A quasi vent’anni dal debutto di ‘Na specie de cadavere lunghissimo (2004) – spettacolo culto, andato in scena per dieci anni consecutivi, ideato e interpretato dall’attore, con la regia di Giuseppe Bertolucci – Fabrizio Gifuni ritorna alle pagine di Pasolini con una nuova drammaturgia originale. La rilettura di Ragazzi di vita – romanzo d’esordio dello scrittore – interpolata e storicizzata con altri scritti pasoliniani (poesie, lettere, editoriali, interviste) – dà vita a un racconto molto personale che l’attore-autore trasferisce in teatro, dialogando ogni sera con i rappresentanti della città, i cosiddetti spettatori, in un gioco di inedite prospettive e vertiginosi sdoppiamenti. L’attore si fa carico di portarci dentro le giornate di questi giovani ragazzi, ci restituisce la loro generosità e i loro egoismi, il comico, il tragico, il grottesco, la violenza di questo sciame umano che dai palazzoni delle periferie si muove verso il centro, in un percorso che è anche un rito di passaggio dall’infanzia alla prima giovinezza. Ma il corpo/voce di Gifuni ci costringe al contempo a misurarci con un fantasma poetico, una voce inquieta che continua a reclamare un ascolto. Ancora oggi in direzione ostinata e contraria.
I fantasmi della nostra storia, due spettacoli di e con Fabrizio Gifuni a distanza di pochi giorni.
“I corpi di Aldo Moro e Pier Paolo Pasolini occupano da quasi mezzo secolo la scena della nostra storia di ombre. Restituire una voce a questi due fantasmi non è, oggi, soltanto un esercizio di memoria ma un rito collettivo più che mai necessario a un’intera comunità.” Fabrizio Gifuni
da venerdì 7 a domenica 9 marzo CON IL VOSTRO IRRIDENTE SILENZIO. Studio sulle lettere dalla prigionia e sul memoriale di Aldo Moro
ideazione e drammaturgia di Fabrizio Gifuni
da Lettere luterane, Scritti corsari, Ragazzi di vita, Poesia in forma di rosa, Seconda forma de La meglio gioventù di Pier Paolo Pasolini