“La popola del futuro ama” – Spettacolo con i detenuti attori della Casa Circondariale di Capanne

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“La popola del futuro ama” – Spettacolo con i detenuti attori della Casa Circondariale di Capanne

24.04.2024

Torna per la sua sesta edizione il progetto Per Aspera Ad Astra – riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza con lo spettacolo “La popola del futuro ama”, in scena giovedì 9 maggio alle 18 presso la Casa Circondariale di Capanne e lunedì 13 maggio alle 19 al Teatro Morlacchi di Perugia. La messa in scena diretta da Vittoria Corallo – promossa da Acri, l’Associazione nazionale delle fondazioni di origine bancaria, realizzata con il sostegno di Fondazione Perugia e prodotta dal Teatro Stabile dell’Umbria – è il sesto capitolo di una ricerca portata avanti insieme ai detenuti che hanno partecipato alle precedenti cinque edizioni di Per Aspera ad Astra all’interno della Casa Circondariale di Capanne.
Per Aspera Ad Astra è nato nel 2018 e in corso oggi in 15 carceri italiane. L’iniziativa, promossa da Acri e sostenuta da 11 Fondazioni, ha coinvolto oltre 1000 detenuti dal 2018 che partecipano a percorsi di formazione professionale nei mestieri del teatro, che riguardano non solo attori e drammaturghi, ma anche scenografi, costumisti, truccatori, fonici, addetti alle luci.

Le NOTE DI REGIA di Vittoria Corallo
“Realizzare uno spettacolo teatrale in carcere è come attraversare un labirinto in cui davanti ad ogni muro e ad ogni vicolo cieco si incontra un’ispirazione, un elemento vitale e necessario alla storia che si compone in quel percorso. Ci sono i tempi dettati dalle esigenze del carcere che vengono naturalmente prima di quelle artistiche, ci sono le lingue e le culture dei partecipanti, gli inciampi nel masticare le parole per alcuni di loro straniere. Capacità espressive diverse, non preparate, non omogenee. Cerco di non aggirare queste circostanze ma di potenziarle, dandogli spazio. Bisogna poi relazionarsi con il significato più manifesto che i detenuti inevitabilmente portano con sé durante tutta l’esperienza, quello del carcere, del reato, della pena, della rieducazione, del pentimento, come si può trascendere da questo testo sotterraneo quando l’esperienza stessa si identifica nel teatro in carcere? C’è bisogno di chiedere al teatro di essere così forte e coraggioso da non sedersi su quella definizione, di ribaltarla, di essere radicale al punto da immaginare che solo attraverso la sua presenza, quel luogo e quelle persone, possano trasformarsi all’infinito. L’espressione artistica si agita dentro questi limiti e raggiunge una sintesi integra o scomposta, figlia di un dialogo che accetta tutte le sue parti, anche quelle più spinose: l’uscita dal labirinto dovrebbe essere così.
La Popola del Futuro Ama nasce dalla lettura condivisa di Tutto sull’amore e dalle discussioni accese che ha generato tra di noi durante il laboratorio in carcere. L’idea di gioco è nata mentre scoprivamo, capitolo dopo capitolo, un riverbero nuovo, come i cerchi nell’acqua che continuano a formarsi dopo il lancio del sasso. Un gioco senza regolamento, in cui le prove e le tappe cercano di condurre le pedine a fare esperienza delle parole totemiche disseminate dall’autrice nei 13 capitoli del libro.
Lo svolgimento è l’incontro, tra alcune figure e gruppi di figure, spesso rinchiuse in ruoli prestabiliti: gli uomini, i giovani, le femmine, i maschi, le donne, i bambini, attraverso la loro relazione proveranno ad attuare questa visione dell’amore. I protagonisti di questo gioco-spettacolo dovranno misurarsi con dei compiti per raggiungere una nuova coscienza collettiva dell’amore, che lo guarisca e lo liberi dagli abusi e dalle interpretazioni pericolose, che spesso vengono incarnate e trasmesse nello spazio privato e in quello pubblico, causando dolore in nome di esso. La Popola è il germe di questa nuova traccia umana del futuro, e ama fin da ora.”

INFO e PRENOTAZIONI
Entrambi gli spettacoli sono a ingresso gratuito e aperti a tutta la cittadinanza.
Per l’evento di giovedì 9 maggio alla Casa Circondariale è possibile inviare una email all’indirizzo: promozione@teatrostabile.umbria.it entro mercoledì 1 maggio. Per lo spettacolo del 13 maggio al Teatro Morlacchi sarà possibile prenotare i biglietti a partire da giovedì 2 maggio, registrandosi sulla piattaforma Eventbrite. Il link per la registrazione sarà diffuso online tramite i canali di comunicazione del Teatro Stabile dell’Umbria e della Fondazione Perugia.



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