Woyzeck

Woyzeck

di Georg Büchner


L’opera è disseminata di segni, che ci portano con Woyzeck verso la tragedia ineluttabile. Le parole sono scolpite sulle pietre miliari di questa via dolorosa.
Le parole di una poesia violenta e concentrata come coltellate, preparano al sangue, ci immettono nella mente febbrile di Woyzeck e noi corriamo con lui, inseguendo il tempo, alla ricerca disperata di denaro. Il denaro serve per mantenere in vita un luogo proprio, quello di Maria e del bambino, un luogo segreto e di quiete, che però è destinato ad essere violato e distrutto.
Gli attori sono cinque, quattro uomini e una donna, immersi in una febbre di violenza fisica e verbale, seminudi sulla scena, come appena usciti dal buio dello stagno si affrontano fisicamente e verbalmente, in una tensione continua che esplode nella fiera ed al ballo, punteggiata dalla corsa di Woyzeck contro il tempo.


La Locandina

traduzione e adattamento di Giorgio Barberio Corsetti
regia di Giorgio Barberio Corsetti
con Ruggero Cara, Giovanni Franzoni, João Grosso, Lucia Mascino, Filippo Timi
musiche eseguite in scena da Fabrizio Spera batteria elettronica, Gianfranco Tedeschi contrabbasso, Stefano Zorzanello flauto, sax soprano, trattamenti elettronici
scene di Giorgio Barberio Corsetti, costumi di Cristian Taraborrelli, luci e oggetti luminosi di PierGiorgio Foti, musiche di Gianfranco Tedeschi e Stefano Zorzanello, video di Fabio Iaquone, realizzazione macchine di scena Luigi Grenna, Daniele Iraci, Mariano Lucci, aiuto regista Sabrina Sinatti

2002/2003
Nella ripresa João Grosso è stato sostituito da Chicco Alcozer

Info

traduzione e adattamento di Giorgio Barberio Corsetti
regia di Giorgio Barberio Corsetti
con Ruggero Cara, Giovanni Franzoni, João Grosso, Lucia Mascino, Filippo Timi
musiche eseguite in scena da Fabrizio Spera batteria elettronica, Gianfranco Tedeschi contrabbasso, Stefano Zorzanello flauto, sax soprano, trattamenti elettronici
scene di Giorgio Barberio Corsetti, costumi di Cristian Taraborrelli, luci e oggetti luminosi di PierGiorgio Foti, musiche di Gianfranco Tedeschi e Stefano Zorzanello, video di Fabio Iaquone, realizzazione macchine di scena Luigi Grenna, Daniele Iraci, Mariano Lucci, aiuto regista Sabrina Sinatti

2002/2003
Nella ripresa João Grosso è stato sostituito da Chicco Alcozer


L’opera è disseminata di segni, che ci portano con Woyzeck verso la tragedia ineluttabile. Le parole sono scolpite sulle pietre miliari di questa via dolorosa.
Le parole di una poesia violenta e concentrata come coltellate, preparano al sangue, ci immettono nella mente febbrile di Woyzeck e noi corriamo con lui, inseguendo il tempo, alla ricerca disperata di denaro. Il denaro serve per mantenere in vita un luogo proprio, quello di Maria e del bambino, un luogo segreto e di quiete, che però è destinato ad essere violato e distrutto.
Gli attori sono cinque, quattro uomini e una donna, immersi in una febbre di violenza fisica e verbale, seminudi sulla scena, come appena usciti dal buio dello stagno si affrontano fisicamente e verbalmente, in una tensione continua che esplode nella fiera ed al ballo, punteggiata dalla corsa di Woyzeck contro il tempo.





Stagioni precedenti

— Teatro alle Tese Biennale di Venezia, Ven 20 Lug