

Si nota all’imbrunire
Solitudine da paese spopolato


Si nota all’imbrunire
Solitudine da paese spopolato
I figli sono arrivati la sera prima. Il fratello maggiore Roberto anche. Un fine settimana nella casa di campagna di Silvio, all’inizio del villaggio spopolato dove vive da solo da tre anni. Silvio ha acquisito, nella solitudine, un buon numero di manie, la più grave di tutte: non vuole più camminare. Non si vuole alzare. Vuole stare e vivere seduto il più possibile. E da solo.
Si tratta, per i figli che finora non se ne erano preoccupati troppo, di decidere che fare, come occuparsene, come smuoverlo da questa posizione che è una metafora del suo stato mentale: che è quella di un uomo che vive accanto all’esistenza e non più dentro la realtà.
“Silvio Orlando s’è immedesimato nel più profondo, toccante e maturo personaggio della sua vita teatrale, accostando al massimo le proprie doti innate di comicità e affanno in una commedia cucitagli addosso con genialità dall’autrice-regista, Lucia Calamaro. Tutti proprio bravi. Bellissimo.” Rodolfo Di Giammarco, la Repubblica
Locandina
di Lucia Calamaro
con Silvio Orlando
e con Vincenzo Nemolato,
Roberto Nobile, Alice Redini,
Maria Laura Rondanini
regia Lucia Calamaro
scene Roberto Crea
costumi Ornella e Marina Campanale
luci Umile Vainieri
produzione
Cardellino srl e Teatro Stabile
dell’Umbria
in collaborazione con
Fondazione Campania dei Festival
Napoli Teatro Festival Italia
Stagioni precedenti
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