La moglie saggia

La moglie
saggia

di Carlo Goldoni


La moglie saggia è un’opera teatrale in tre atti di Carlo Goldoni scritta nel 1752 e rappresentata per la prima volta a Venezia durante il Carnevale del 1752.  In questa commedia, che fu favorevolmente accolta dal pubblico veneziano, l’autore mette in scena un caso estremo di disamore coniugale.
Il malvagio Ottavio, preda di una passione sregolata per Beatrice, cerca di sbarazzarsi della virtuosa moglie Rosaura, avvelenandola. Scoperta la trama delittuosa, Rosaura finge di bere il veleno e di essere in fin di vita per riconquistare il marito, al quale – pentitosi – concederà il perdono.
La commedia, di argomento molto serio, è introdotta e contrappuntata dagli interventi comici dei servi e degli scrocchi, che servono a stemperare l’atmosfera e a denunciare e deridere le abitudini viziose dei padroni.


La Locandina

regia di Giuseppe Patroni Griffi
con Anna Maria Guarnieri, Ilaria Occhini, Luciano Virgilio, Giovanni Crippa, Franco Mezzera, Marcello Donati, Anna Gualdo, Antonio Latella (edizione 1992/93 sostituito da Francesco Biscione), Danilo Nigrelli, Fabio Pasquini, Fabio Rusca
scene di Aldo Terlizzi
costumi di Gabriella Pescucci
luci di Domenico Maggiotti
direttore dell’allestimento Pietro Pagnanelli

assistente alla regia Fausto Nicolini
assistente ai costumi Flora Brancatella A.U.D.A.C. Teatro Stabile dell’Umbria

Info

regia di Giuseppe Patroni Griffi
con Anna Maria Guarnieri, Ilaria Occhini, Luciano Virgilio, Giovanni Crippa, Franco Mezzera, Marcello Donati, Anna Gualdo, Antonio Latella (edizione 1992/93 sostituito da Francesco Biscione), Danilo Nigrelli, Fabio Pasquini, Fabio Rusca
scene di Aldo Terlizzi
costumi di Gabriella Pescucci
luci di Domenico Maggiotti
direttore dell’allestimento Pietro Pagnanelli
assistente alla regia Fausto Nicolini
assistente ai costumi Flora Brancatella

A.U.D.A.C. Teatro Stabile dell’Umbria


La moglie saggia è un’opera teatrale in tre atti di Carlo Goldoni scritta nel 1752 e rappresentata per la prima volta a Venezia durante il Carnevale del 1752.  In questa commedia, che fu favorevolmente accolta dal pubblico veneziano, l’autore mette in scena un caso estremo di disamore coniugale.
Il malvagio Ottavio, preda di una passione sregolata per Beatrice, cerca di sbarazzarsi della virtuosa moglie Rosaura, avvelenandola. Scoperta la trama delittuosa, Rosaura finge di bere il veleno e di essere in fin di vita per riconquistare il marito, al quale – pentitosi – concederà il perdono.
La commedia, di argomento molto serio, è introdotta e contrappuntata dagli interventi comici dei servi e degli scrocchi, che servono a stemperare l’atmosfera e a denunciare e deridere le abitudini viziose dei padroni.





Stagioni precedenti

— Perugia, Teatro Francesco Morlacchi, Gio 21 Nov